BABYLON

  1. Serie 'quando non sai più cosa inventarti'
    Stesso pezzo stesso giornale (La Repubblica, La Stampa, Il Corriere)

    AvatarBy Alessio Trovato il 22 Dec. 2015
    0 Comments   6 Views
    .
    La strana camminata di Putin: non malattia, ma postura da "pistolero"
    L'ormai celebre quanto atipica camminata del presidente russo è finita sotto la lente di ingrandimento di un gruppo di neurologi: l'incedere con un braccio, il destro, praticamente bloccato e la sola oscillazione del sinistro poteva essere un campanello d'allarme per un possibile inizio di Parkinson. Poi gli studiosi si sono imbattuti in un vecchio manuale del Kgb...
    Last Post by Alessio Trovato il 22 Dec. 2015
    .
  2. Serie 'pennivendoli allo sbaraglio'
    Pensa te dove vanno a parare

    AvatarBy Alessio Trovato il 4 Dec. 2015
    0 Comments   9 Views
    .
    1 dicembre 2015 - Lorenzo Cremonesi - corriere.it

    Il jihadista uscito dal carcere
    «Assad ci liberò. E nacque l’Isis»


    Gli ex compagni oggi sono pezzi grossi del Califfato. Tarek Khaldi ha messo parecchi chilometri tra sé e la Siria. Qui racconta la sua verità. Anche su padre Dall’Oglio...

    VILLINGEN-SCHWENNINGEN (Germania)Isis: un gruppo terroristico nato e cresciuto con la benedizione del regime di Damasco nell’intento di criminalizzare l’intero movimento di opposizione in Siria.

    È la tesi che da tempo sostengono le varie brigate della guerriglia combattente, da quelle relativamente laiche alle altre più o meno legate all’estremismo islamico siriano assieme ai governi di Ankara, Arabia Saudita e in generale il fronte sunnita. Ultimamente l’accusa americana al governo siriano di acquistare sottobanco greggio dall’Isis, pare con l’aiuto di uomini d’affari e intermediari russi, non fa altro che rafforzarla. Storie che ha vissuto sulla propria pelle il 37enne Tarek Khaldi, noto esponente del campo jihadista siriano, che il Corriere ha incontrato due giorni fa nel centro islamico di un paesino della Germania meridionale. Lo dirige lui stesso da quando, un anno fa, ha deciso di lasciare la militanza di guerrigliero nella zona di Homs e unirsi al flusso di migranti Europa.

    La storia di quest’uomo ha radici lontane. «Io ero ben noto alla polizia di Bashar Assad, sin da quando giovane studente mi ero recato all’università religiosa di Al-Azhar al Cairo per laurearmi in diritto islamico», ricorda Khaldi. Il suo tirocinio tra i militanti siriani, molti dei quali poco più tardi diventeranno dirigenti dell’Isis, inizia il 19 agosto 2006, quando viene arrestato con l’accusa di essere un «salafita jihadista».

    In un primo tempo subisce il consueto ciclo di torture e interrogatori serrati al tristemente noto «Secondo Ufficio» della polizia segreta di Damasco. Quindi il trasferimento a Sednaya, il carcere più famoso del Paese, vicino al villaggio cristiano di Maalula. «Non a caso Sednaya è considerata l’università dell’estremismo militante. Sebbene fossi relegato sotto terra in una sorta di cella-bara umida e fredda anche d’estate, fu allora che incontrai noti esponenti di Al Qaeda e persino un tizio sospettato di aver contribuito agli attentati dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti».

    In quel periodo i prigionieri politici erano circa 1.400, di questi 1.300 islamici, gli altri cento comunisti, ex baathisti o spie. Incontra personaggi del calibro di Abu Musa Abu Al Julani, che poi fonderà il gruppo qaedista Al Nusra, di Ahmad Abu Haddas, un qaedista accusato dai siriani di avere partecipato all’assassinio nel 2005 del leader libanese Rafiq Hariri, e altri che poi creeranno Fatah al Islam, Ahrar al Shams, Jundal Shams: tutte brigate che oggi costituiscono il fronte anti-Assad.

    Ma il regime sembra poco interessato ad eliminarli. Tutt’altro. Sottolinea Khaldi: «Il carcere era diviso in due piani. Al p...

    Read the whole post...

    Last Post by Alessio Trovato il 4 Dec. 2015
    .
 
Top